Dott.ssa Lara Astori
Quando una coppia sceglie di condividere la propria vita iniziando a costruire una nuova famiglia, il loro amore coinvolge tutta una serie di altre persone che diventeranno i membri effettivi della loro famiglia: i figli, i nonni, i parenti, gli amici… Poco alla volta inizia così a crearsi un delicato equilibrio in cui tutti gli attori definiscono i propri ruoli attraverso comportamenti, emozioni, desideri, bisogni ma anche diritti e doveri. Capita tuttavia che, in determinate situazioni, i membri della coppia si rendano conto che la loro storia non sta andando come avrebbero voluto e che, pertanto, decidano di separarsi e prendere strade differenti. In questo caso ci si trova davanti ad un momento molto difficile, sia per i due membri della coppia, sia per tutti gli attori che ruotano intorno a loro. In questa situazione il livello di conflittualità, spesso molto alto tra i due ex coniugi, rischia di ripercuotersi pesantemente su bambini/ragazzi e su alcune importantissime relazioni significative createsi all’interno della famiglia: in primis il rapporto nonni – nipoti.
Quando si parla di separazioni viene data grande attenzione ad aspetti quali la genitorialità ed il benessere della prole ma spesso si tende a trascurare l’importanza emotiva dei nonni, generalmente relegati a compiti di babysitteraggio o addirittura allontanati dall’altro genitore che impedisce al minore il diritto di visita. La bibliografia non parla molto dell’argomento, così come i Servizi non sono in grado di offrire progetti mirati ad affrontare in modo tempestivo ed efficace questa tematica. La Legge, al contrario, affronta la questione in modo diretto (Art. 317 bis C.C.):
“Gli ascendenti hanno il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. L’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al Giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore”.
Ed ecco qui la parola chiave: “nell’esclusivo interesse del minore”. Questo significa che anche i nonni, spesso coinvolti in prima persona nella conflittualità, perché sostenitori delle ragioni dei propri figli, devono riuscire a fare un passo indietro e mettere come valore supremo il benessere dei propri nipoti. È compito dei nonni impedire al conflitto di invadere tutte le dimensioni relazionali ed affettive dei loro prediletti. Questo potrà essere fatto solo fornendo loro un punto di riferimento e un ambiente neutro ed accogliente, in cui bambini e ragazzi possano esprimere le proprie paure, ansie e preoccupazioni relative a quanto sta succedendo.
Quando si è preda a forti emozioni negative, quali rabbia, delusione, preoccupazione questo lavoro risulta molto difficile ma è importante che, nonostante questi sentimenti, ogni nonno riesca a mettere in prima linea l’amore che prova per i propri nipoti, ricordando che i minori non hanno colpa e che, pertanto, si meritano tutto il suo aiuto per continuare a crescere sereni. Grazie all’integrazione tra le informazioni apprese durante i corsi di formazione cui ho avuto modo di partecipare e, soprattutto, al mio lavoro quotidiano svolto a stretto contatto con bambini e famiglie, sono riuscita ad estrapolare una serie di accorgimenti che possono fungere da guida per i nonni in questo delicato momento:
- riconoscere sempre nei genitori, anche se separati, il principale punto di riferimento per l’intera vita dei loro figli;
- mostrare un atteggiamento propositivo ed evitare critiche e giudizi verso nipoti e genitori;
- non sminuire mai, a parole o a fatti, i genitori davanti ai nipoti;
- non interferire sulle relazioni che i genitori hanno creato con i propri figli, al contrario tutti i nonni possono fornire un enorme aiuto favorendo le relazioni genitori – figli;
- cercare di costruire un dialogo aperto e sereno con entrambi i genitori e non lasciare mai che i nipoti siano l’unico tramite;
- non offendersi se talvolta i nipoti non se la sentono di andare a trovarli;
- supportare, laddove possibile, nel mantenimento dei nipoti e, comunque, non coinvolgere mai i ragazzi in questo tipo di questioni economiche.
La messa in atto di queste strategie richiede ai nonni un grande sforzo ed un immenso lavoro personale, pertanto è bene che, anche loro, possano avvalersi di momenti di confronto con specialisti in grado di aiutarli ad elaborare le proprie emozioni negative e supportarli nel percorso di accompagnamento del nipote.